Prenotazione obbligatoria tramite https://lab80.18tickets.it/, accesso gratuito.
Mong è appena arrivata a New York per rilevare l'azienda di famiglia: una lavanderia nell'Upper East Side. Anche se non conosceva molto l'inglese e non aveva amici, aveva un forte desiderio di migliorare la sua nuova vita. Mentre lavorava sodo come tutte le altre immigrate, trovava piccoli oggetti nelle lavanderie dei clienti, come un biglietto dell'opera e un'elegante spilla, poi fantasticava su quelle vite interessanti dei newyorkesi. Nei sogni ad occhi aperti di Mong, tutti parlavano mandarino perché era l'unica lingua che conosceva. Mentre creava le sue fantasie intorno alle opere, anche le arie di "Don Giovanni" e "Carmen" venivano cantate in mandarino! L'opera è infatti il leitmotiv del film. Chi avrebbe mai pensato che questa giovane donna innocente avesse una cotta per uno dei clienti. In realtà due di loro?!
Circa la metà del film è parlata in mandarino. Ci sono ben due elementi originali: la varietà di newyorkesi che parlano mandarino e famose arie di opere cantate anche in mandarino. Queste traduzioni non sono mai state fatte prima.
Giorgio Arcelli è un filmmaker nato in Italia, particolarmente interessato alle storie sull'immigrazione. Il suo recente cortometraggio comico American Marriage parla di un ragazzo italiano che sposa un cittadino americano per la carta verde. Giorgio crede che le storie di immigrazione non debbano essere sempre tristi, ma possano essere rappresentate con umorismo.